Pubblicare Self o come non farsi conoscere.

Va di moda pubblicare i libri in proprio, ci sono molte piattaforme che offrono il servizio di vendita per chi sceglie questa strada, ma siete veramente convinti che questa sia la via giusta per far conoscere ed apprezzare il vostro lavoro? Quanti, tra chi pubblica Self, ha lettori al di fuori del proprio giro di conoscenze? Ve lo siete mai chiesto? Ve lo dico io: pochissimi. Sulle migliaia di romanzi auto-pubblicati ogni anno solo poche decine arrivano ad un pubblico di appassionati e solo poche unità vengono poi pubblicati dalle case editrici e riescono a raggiungere il grande pubblico. Questo perchè pubblicando in proprio non si è poi supportati da un adeguata campagna pubblicitaria, solitamente ci si affida ai social tipo Facebook o Twitter che però sono inutili se non si è aiutati da professionisti o non si è esperti nel loro uso. L'autore che pubblica sulle piattaforme di vendita più conosciute fa spesso riferimento alle recensioni dei lettori, spesso non rendendosi conto del fatto che queste, potendo essere postate da chiunque, possono essere manovrate da altri autori dello stesso genere e, ne parlerò più avanti, questo succede più spesso di quanto non si creda. Tutto ciò può portare uno scrittore allo sconforto, di sicuro è un modo di pubblicare che priva i lettori della possibilità di scoprire autori nuovi e prodotti molto interessanti. Forse non lo sapete, ma esistono case editrici piccole che possono dare grandi opportunità a chi si propone con qualcosa di godibile. Quindi perchè non provare ad inviare una sinossi a diverse case editrici invece di restare degli sconosciuti che pubblicano Self? Se temete i rifiuti ricordatevi sempre che Harry Potter è stato rifiutato da ben 12 case editrici perchè lungo e noioso, non male eh?

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